12 Dic L’attività fisica, anche moderata, come medicina preventiva e curativa dell’ ipertensione
Il settore del Fitness si sta evolvendo in maniera notevole, cercando di andare a coprire le esigenze più svariate che gli utenti richiedono. La speranza è che anche il settore medico si accorga quanto la palestra può essere utile per prevenire e aiutare a curare svariate patologie. Forse dovranno passare ancora diversi anni prima che il Fitness entri nella cultura di ognuno di noi, ma nel frattempo è giusto far capire alla gente che la palestra non è solo ragazzi ipermuscolosi e luogo dove gira doping a fiumi, ma un posto dove chiunque può trovare la risoluzione al proprio problema.
Cause:
L’ipertensione Arteriosa è una forma patologica estremamente diffusa in tutto il mondo civilizzato. Ne esistono varie forme, dovute a cause diverse come problemi renali, endocrini, metabolici ecc.
Nel caso in cui non sia possibile scoprire una causa precisa ed eliminabile che determini l’ipertensione, si parla di ipertensione essenziale.
Diagnosi:
La pressione arteriosa varia in continuazione durante la giornata: bastano sforzi fisici, emozioni, piccoli dolori, preoccupazioni, caldo o freddo, il fumo di una sigaretta, mangiare, espletare funzioni fisiologiche precise, momenti particolari della vita (menopausa) per provocarne un rapido aumento.
A causa di questi motivi, è importante misurarla in condizioni cosiddette ‘basali’: bisogna cercare di essere tranquilli, non aver fumato da almeno un’ora, essere riposati, non avere la vescica piena, stare comodamente seduti o sdraiati con il braccio utilizzato per la misurazione rilassato.
Consigli:
Arrivati alla constatazione del fenomeno patologico starà al medico sottoscrivere una terapia farmacologica in base a vari dati quali: il sesso, altre malattie presenti nel soggetto, eventuali danni a livello di organi ecc…
È importante ricordare che con la terapia medica l’ipertensione arteriosa NON GUARISCE, come potrebbe fare un raffreddore o una banale infezione: la pressione arteriosa si abbassa finché viene preso il farmaco, ma torna ai valori precedenti se la terapia viene sospesa. Quindi, non si deve mai interrompere di propria iniziativa la terapia.
Una volta trovata la cura farmacologica adeguata, in grado di stabilizzare i valori pressori in range accettabili e non pericolosi, diventa importante correggere il proprio stile di vita.
Ci sono vari fattori che, associati all’ipertensione arteriosa, fanno aumentare il rischio di andare incontro a gravi malattie cardiovascolari quali l’ictus, l’infarto del miocardio, l’angina pectoris. Su alcuni di questi fattori non si può intervenire (per esempio, la familiarità, il sesso maschile, un’età più avanzata ecc.). Su altri, invece, un cambiamento di abitudini può’ essere di incredibile valore pratico.
Il paziente iperteso, dovrebbe smettere di fumare. Chi è in sovrappeso dovrebbe iniziare un’adeguata dieta ipocalorica per riacquistare il peso forma . Bisogna ridurre l’ingestione di sale da cucina e di cibi che contengono alte quantità di sodio: meglio ricorrere ad appositi prodotti iposodici. Cercare di diventare meno competitivi con sé stessi e gli altri, cercando vari modi per rilassarsi eliminando lo stress che è causa notevole dell’ipertensione.
Un altro modo per abbassare e regolarizzare la pressione arteriosa è il praticare un’attività sportiva di tipo aerobico.
Ed ecco entrare il fitness come “terapia”. Il paziente iperteso dovrebbe frequentare un Centro Fitness almeno quattro volte alla settimana, ancora meglio se la presenza fosse quotidiana. La durata della seduta dovrebbe oscillare dai 30 ai 60 minuti, con un’intensità del 40/60% del range cardiaco. Importantissimo l’uso del cardiofrequenzimetro. Sono sconsigliati esercizi ad intensità sub-massimale e massimale. Sono sconsigliate le contrazioni Isometriche. Il lavoro con i pesi, andrà eseguito con carichi leggeri ed un numero medio alto di ripetizioni, eseguite in modo dinamico per evitare contrazioni isometriche.
L’iperteso deve fare in modo che la propria malattia non diventi un incubo, anche perché sarebbe solo causa amplificatrice della malattia, una volta ottenuto un buon controllo dei valori pressori, una misurazione ogni 7-10 giorni è più che sufficiente. In caso di scostamenti notevoli dei valori pressori da quelli normalmente riscontrati, è bene consultare subito il medico per prendere gli eventuali provvedimenti del caso.
E’ IMPORTANTISSIMO, non sottovalutare sintomi quali dolori al torace, specie se insorti durante sforzo fisico, o dolori alle braccia, o affanno inspiegabile, o palpitazioni, o vertigini: in questi casi, è meglio farsi controllare al più presto dal medico.
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Mauro